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Don Michele (commedia in tre
atti di N. Puglisi) |
di
Mara Di Maura |
Il pulsare di
una sicilianità autenticamente nostra,
il respirare una genuinità spiccatamente
nostrana, non priva di un lieve sorriso
amaro nei confronti della natura umana,
il tutto rivestito di uno stile
immediato, privo di inutili orpelli, uno
stile che tocca subito il cuore, perché
parla la nostra stessa lingua, quella
della gente comune che legge con acume il
significato della vita nella prosaicità
delle situazioni più usuali.La ricetta
della drammaturgia di Natale Puglisi è
di facile digeribilità ma,nella sua
inconfondibile leggerezza, scava a
fondo,lascia sazi sì, ma reca dietro di sé
un retrogusto amaro. La commedia
in tre atti " Don
Michele" ci conduce per
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mano, mellifluamente ma anche con
consapevole riflessione, verso
una sarcastica rassegnazione
dinanzi alla debolezza
delluomo, avendo cura di
rimanere, comunque, in un piccolo
cantuccio di distaccata
osservazione, ben lungi dalla
benché minima forma di
moralismo. Il nostro
protagonista, non a caso,
somiglia alquanto al
rationeur pirandelliano, ma, |
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a differenza
del conterraneo, alla fine della pieces,
grazie ad una classicissima agnizione, si
rivela vittorioso, può godere del
proprio momento di gloria, del proprio
riscatto. Permane, ad accomunare
entrambi, una dignità di fondo, per
quanto lo scatto drammatico conclusivo,
che consente a Don Michele di trascinare
il pubblico verso il sorriso e la
comicità, allontani il personaggio dal
ben più corposo spessore tragico della
tipica figura pirandelliana.
Questanziano, tradito dagli affetti
familiari, in una società sempre più
superficiale, riecheggia di certe figure eduardiane. E non è un caso che, tra una
risata e laltra, il pubblico sia
indotto a pensare alla propria condizione
di "Homo videns", direbbe Sartori, di uomo alienato nella nuova
dimensione forgiata dallaudiovisivo
televisivo. Ad ogni modo ciò che conta
è che le tematiche a tinte più grigie
rimangano solo sullo sfondo compensate o,
per meglio dire, stemprate da una
cromatica leggerezza, filtrate dai colori
vivaci del dialogo dialettale,
dallefficacia comunicativa delle
battute di tutto un drappello di coppie,
vicini e comari chiassose. Nel segno
della più peculiare tradizione comica
siciliana. |
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Primo piano
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